
Matteo Della Bordella, Leonardo Gheza e Sean Villanueva O’ Driscoll hanno aperto ¿Qué mirás, bobo?, una nuova via sulla parete est dell’Aguja Mermoz in Patagonia
La via
500 metri di sviluppo per una difficoltà massima di 7b: ¿Qué mirás, bobo? è la nuova via che segue la parete est dell’Aguja Mermoz, non lontano da El Chaltén. Aperta da tre atleti d’eccezione: Matteo Della Bordella, Leonardo Gheza e Sean Villanueva O’ Driscoll.
Dopo un inizio di stagione che non sembrava dare spazio a salite importanti, si è aperta una finestra di bel tempo e Matteo Della Bordella, insieme al compagno di spedizione Leonardo Gheza, non si è lasciato scappare l’occasione per tornare a scalare.
I due hanno incontrato per caso Sean Villanueva il primo dell’anno a fare boulder.
“Ce lo siamo trovato lì a piedi scalzi, da poco arrivato in terra argentina.” E come al solito, alla base di una parete da cosa nasce cosa.
“Sean avrebbe dovuto aspettare il suo socio fino al 20 gennaio. Noi, dopo una lunga attesa di una finestra meteo, non vedevamo l’ora di tornare in montagna. Così ho buttato lì l’idea di questa via sulla est dell’Aguja Mermoz” racconta Della Bordella. Entrambi i suoi compagni hanno subito accettato l’idea con entusiasmo. Ovviamente, Sean aveva già la linea nella sua lista.
La spedizione
Il trio ha lasciato El Chaltén lo scorso 9 gennaio per poi prepararsi a scalare nella giornata del 10. Hanno attaccato alle prime luci dell’alba: volevamo sfruttare al massimo le poche ore di bel tempo previste.
Il primo tiro l’ha aperto Leonardo. All’inizio sale bene, ma quando arriva quasi alla fine del tiro, le corde muovono dei sassi che vengono giù, tranciandone di netto una. Forse non la partenza migliore, ma nessuno dei tre fortunatamente si è fatto male.
Decidono così di fermarsi per ragione su come procedere. Trovata una soluzione per continuare a scalare, procedono nella loro impresa.
Il risultato è una via di 500 metri che si sviluppa al centro della parete e che tocca il 7b come difficoltà massima. “Gradi belli tirati’’ precisa Matteo. “Una via difficile, bella ed estetica. Piacevole da scalare. Con una scalata in fessura fantastica, e un grande diedro finale.”
Il trio è arrivato in cima alle 21.30 locali, con le ultime luci del giorno e un panorama unico sul sole che calava dietro al Cerro Torre.
“Abbiamo scelto di bivaccare in cima, per poi scendere il giorno dopo e rientrare a El Chaltén. In parete non abbiamo lasciato nulla, abbiamo recuperato tutto il materiale’’ conclude Matteo.
La spedizione di Della Bordella e Gheza è stata resa possibile dall’immancabile contributo di alcuni brand – tra cui Karpos, Vibram, Scapra, Ferrino, Evil Eye e Kong.
¿Qué mirás, bobo?
Il nome della via è la frase che ormai in Argentina è diventata il tormentone dei Mondiali di calcio 2022. Tradotto: “cosa stai guardando, idiota?”, è la frase che il capitano della nazionale argentina, Leo Messi, ha rivolto all’attaccante olandese Wout Wegho dopo la vittoria ai rigori nei quarti di finale.
Uno sfogo, ripreso dalle telecamere, causato dall’atteggiamento in campo degli avversari. In poco tempo ha fatto il giro del mondo, diventando virale. Oggi raggiunge le vette dell’Argentina contaminando anche il mondo dell’alpinismo.
Per i nostri, adesso, alcuni meritati giorni di riposo. Ma la stagione è tutt’altro che finita.
Comments