
La Marcialonga 2021 si farà. Questo l’imperativo per il presidente della storica granfondo che si pone così l’obiettivo di dare il via alla manifestazione domenica 31 gennaio come da calendario. Ovviamente, seguendo i rigidi protocolli studiati con esperti di sanità e di sport e con le autorità preposte.
Quella della Marcialonga nelle Valli di Fiemme e Fassa sarà una “special version”, diversa dal suo solito come il periodo impone. “L’atmosfera della Marcialonga 2021 – sottolinea il presidente Angelo Corradini – si ispira a quella della Marcialonga Running: di grande riconoscenza a tutti i partecipanti. Alla Running c’era gente che arrivava piangendo e ringraziandoci: “Meno male che finalmente si può correre!”, la gara è un’occasione di cui si approfitta per fare sport. Senza una motivazione, senza il traguardo dell’allenamento chi va a sciare? La gente entusiasta che ho visto alla Running era incredibile, e parlo anche degli stessi volontari.”
Per garantire il rispetto rigoroso di tutte le disposizioni di legge garantendo così la massima sicurezza possibile, il direttore generale Davide Stoffie ha seguito da vicino tutto il piano per la messa in sicurezza degli atleti e del personale coinvolto.
Sono state eliminate tutte quelle attività che creavano assembramento e soprattutto di difficile controllo. Dunque niente più attraversamenti dei paesi, dove possibile, come ad esempio Moena (nella pista di ritorno) e Predazzo, annullate cerimonie e premiazioni, eventi come la Mini, la Baby e la Stars.
Particolare attenzione è stata posta ai ristori. Sono stati mantenuti i classici punti di rifornimento ma con corsie allungate in modo da non creare assembramenti, e soprattutto i prodotti a disposizione saranno tutti confezionati. Inoltre i volontari presidieranno le postazioni con mascherine, guanti e dove opportuno con le visiere, e consegneranno dai tavoli i prodotti necessari per reintegrare le energie.
Niente pasta party al termine della gara e anche l’area di partenza è stata studiata con attenzione, premesso che il cronometraggio, ormai da anni, avviene nella modalità real time, con la rilevazione del tempo nel momento esatto in cui il concorrente passa sulla linea di partenza.
I primi due gruppi – in testa gli atleti dei Team Pro di Ski Classics – partiranno dal campo sportivo di Moena sulla serie di binari loro riservati. Il distanziamento è naturale, nel senso che fra i vari binari c’è uno spazio di 1,5 m. e la lunghezza degli sci mantiene almeno due metri tra un atleta e l’altro.
Tutti gli altri partecipanti saranno schierati in altri 4 gruppi che accederanno man mano all’interno dello stadio, sempre sci ai piedi e distanziati, ovviamente con la mascherina indossata fino al momento del via.
Angelo Corradini conclude: “Marcialonga ce la mette tutta per dare continuità, non si può sospendere e fermare tutto in questo momento, lockdown o non lockdown si continua a mangiare, vivere, a fare sport. Lo sport si può praticare in tanti modi, anche in casa, quando ne abbiamo voglia. Sciare nel bel mezzo delle nostre vallate, imbiancate come non mai, è una grande soddisfazione. Noi siamo
profondamente convinti di fare, e che sia bene fare”.
Salvo improvvisi cambiamenti normativi o peggioramenti della situazione sanitaria, Marcialonga dunque sarà in pista domenica 31 gennaio. Al via le donne élite alle 7.50, i maschi alle 8. Diretta su una miriade di televisioni di tutto il mondo, in Italia su Sky Sport. Chi non ha potuto allenarsi, chi ha problemi a spostarsi o comunque non se la sente di partecipare, può spostare la propria iscrizione sull’edizione 2022. C’è tempo fino al 20 gennaio.
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