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Un accordo che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno quello che porterà all’acquisizione dell’icona dello streetwear Supreme da parte della società americana VF Corporation. È di oggi l’annuncio da parte della realtà made in USA a capo di brand quali Timberland e Vans circa la loro prossima fusione con Supreme: la vendita si concluderà per la cifra di 2,1 miliardi di dollari (oltre 1,76 miliardi di euro).

A riguardo Steve Rendle, chairman president e ceo della società americana, dichiara: “Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Supreme nella famiglia VF e di consolidare il nostro rapporto decennale mentre creiamo valore per tutti i nostri stakeholder. VF rappresenta il fattore ideale per onorare l’heritage di questo brand, fornendo al contempo l’opportunità di sfruttare la nostra esperienza e beneficiare dei nostri contenuti per consentire una crescita sostenibile a lungo termine”. E prosegue: “Quest’acquisizione è l’ulteriore conferma della nostra visione e strategia per far ulteriormente evolvere e implementare il nostro portafoglio clienti con l’obiettivo di allinearci con le opportunità di mercato. Supreme accelererà ulteriormente la trasformazione iper digitale rappresentando un driver significativo del nostro impegno per il massimo rendimento per gli azionisti e la creazione di valore a lungo termine”.

Dalle comunicazioni, Supreme dovrebbe contribuire con utili pari a 500.000 dollari all’esercizio fiscale del 2022.

Così James Jebbia, fondatore del brand streetwear: “Siamo orgogliosi di entrare a far parte di VF, un’azienda di livello mondiale che ospita grandi marchi con cui abbiamo lavorato per anni. Questa partnership manterrà la nostra cultura e indipendenza uniche, permettendoci di crescere nel percorso intrapreso dal 1994”.