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Un messaggio diretto, forte e autorevole. Questo quello lanciato dal Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico che ha voluto ivolgere un appello agli appassionati delle escursioni in montagna chiedendo loro di rimanere a casa.

“Il Paese è in difficoltà – scrivono in una nota – i medici e gli infermieri del soccorso alpino sono impegnati insieme agli altri colleghi ad assistere migliaia di contagiati dal nord al sud Italia”. Dopodiché viene sottolineato come per effettuare un soccorso speleologico in grotta o un soccorso alpino in alta montagna vengano impegnate decine di operatori, compreso il personale sanitario.

Si possono quindi ben immaginare le difficoltà a cui si andrebbe incontro in questo momento per effettuare un soccorso in montagna, certamente il personale non si tirerà mai indietro e l’operazione verrà portava avanti in ogni caso ma proprio per questo si fa appello al buon senso di tutti.

“Ci sarà tempo per scalare nuovamente una montagna, ci sarà tempo per esplorare di nuovo insieme una grotta – riprendono i soccorritori – adesso però è il tempo di fermarsi. Il tempo di essere responsabili verso sé stessi, verso gli altri e verso l’Italia”, affermano i soccorritori.

“Dobbiamo difendere i valori della Costituzione italiana, dobbiamo salvaguardare i nostri medici, i nostri infermieri e l’Italia da un collasso del Servizio Sanitario Nazionale. Non vengono chiesti sacrifici immani – prosegue la nota – viene chiesto di rimanere in casa per un breve periodo di tempo”.