
Tra le startup che nel corso della recente fiera Prowinter hanno attirato maggiormente l’attenzione degli operatori del settore figura Snowfoot srl, realtà valdostana guidata da Robert Behrens, texano trasferitosi nel 2010 in Italia. Nel corso della tre giorni bolzanese le luci dei riflettori sono si sono accese su un’innovativa ciaspola, Snowfoot, che già nel 2015, a ISPO, era stata capace di far parlare di sé, a tal punto da imporsi nell’ISPO Gold Award.
L’innovazione messa a punto dall’azienda, un potenziatore del proprio passo, permette un’estrema libertà nei movimenti, dai più semplici a quelli più estremi, in ogni situazione e ogni condizione invernale. Snowfoot consente di camminare, correre, saltare – in salita come in discesa – con appoggi stabili e sicuri. La salita, come testimoniato dalle parole di Behrens, è stato l’ambito di applicazione più ambizioso sin dall’inizio: “Già nel 2010 abbiamo elaborato i primi prototipi per salite dove la neve è fresca e profonda, e le pendenze non permettono una progressione sugli sci. Con due bastoni da sci, una piccozza e una buona tecnica, si può andare veramente forte in salita”.
Il prodotto, coperto da brevetto valido a livello globale, contribuisce ad aumentare il grado di galleggiamento in dimensioni contenute, premiando precisione e stabilità sotto piede. L’attuale versione del prodotto presenta i ramponi integrati nella struttura, con una chiusura universale ben conosciuta nel mondo dell’alpinismo. Tra due anni verrà presentato un modello ancora più agonistico per l’alpinismo, ma anche sul fronte running potrebbero esserci delle sorprese.
L’azienda valdostana ha le idee chiare anche per quanto riguarda il proprio modello commerciale. Snowfoot sta infatti ottenendo dei risultati importanti grazie al proprio e-commerce, ma in futuro l’obiettivo è quello di crescere anche attraverso i negozi più tradizionali: “Per ora la maggior parte di chi cerca il prodotto Snowfoot effettua l’ordine dal sito web, perché non ancora ha alternative”, ha dichiarato Behrens. “Ma questo potrebbe cambiare presto, visto che la prima domanda che mi fanno i clienti è se c’è un punto vendita nella loro zona”
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